RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) e Casa di riposo? Non è raro che vengano impropriamente confuse, ma in realtà di tratta di due strutture che pur presentando delle caratteristiche comuni, sono profondamente diverse.
Le differenze fondamentali riguardano in particolare il tipo di tipo di ospiti che vanno ad accogliere e il genere di assistenza che viene loro offerta: le RSA in pratica sono strutture sociosanitarie dedicate a persone anziane non più autosufficienti, che necessitano di una continua assistenza sanitaria, infermieristica o riabilitativa mentre le case di riposo delle residenze per anziani che siano ancora parzialmente autosufficienti pur offrendo assistenza tutelare e infermieristica. Ma vediamo nel dettaglio le differenze.
RSA e casa di riposo, le differenze
Esistono diverse tipologie di residenze sanitarie assistenziali che sono rivolte ad anziani e malati e sono volte al miglioramento della qualità della vita del paziente, ma che si differenziano tra loro per diversi aspetti: conoscere la differenza casa di riposo e RSA è importante per riuscire a individuare la struttura più adeguata all’assistenza di un proprio caro.
La casa di riposo è una sorta di casa soggiorno o casa vacanza per anziani che siano almeno in parte ancora autosufficienti. È indicata per tutte quelle persone che non possono o che non vogliano più abitare da sole e rappresenta una concreta possibilità di incentivare le relazioni sociali anche attraverso l’organizzazione di attività ludiche e ricreative, per tenere compagnia alle persone rimaste o che non possono più essere accudite dai loro cari. Anche nelle case di riposo vengono garantite l’assistenza tutelare e infermieristica, la somministrazione di farmaci, ma il personale medico non è sempre presente.
La casa di riposo può essere gestita da privati (la retta in questo caso è a carico dell’ospite) o da un ente pubblico (in questo caso l’accesso avviene tramite richiesta presso l’Ufficio dei Servizi Sociali del Comune).
La RSA (o (Residenza Sanitaria Assistenziale) è una struttura para – ospedaliera, una struttura sociosanitaria dedicata alle persone anziane non più autosufficienti, che hanno necessità di una continua assistenza sanitaria, infermieristica o riabilitativa e che non possono essere assistite in casa. Caratteristica imprescindibile della RSA è pertanto la presenza costante di infermieri (h 24) e medici (con orario di visita, ma sempre disponibili su chiamata) e di personale specializzato in grado di fornire assistenza per lo svolgimento delle attività quotidiane, dai pasti all’igiene personale. Nelle RSA alle terapie può essere associata anche l’assistenza psicologica, ma non mancano le attività ricreative da parte di animatori per mantenere sempre intellettualmente attivi gli ospiti.
Nel caso della RSA privata, il pagamento è a carico dell’Ospite o dei familiari, ma se la struttura è pubblica, si può concordare l’accesso con l’Ufficio dei Servizi Sociali del Comune per usufruire di tariffe agevolate.
Polizze di tutela legale per medici, perché stipularla
È molto frequente trovare nell’organico delle case di riposo e RSA giovani medici che si trovano alla loro prima esperienza lavorativa e poiché in queste strutture non è raro che si verifichino decessi, soprattutto in epoca di pandemia ed emergenza sanitaria, è consigliato anche ai giovani medici stipulare anche polizze di tutela legale per medici che vadano a coprire i costi della difesa per eventuali vertenze penali. La tutela legale per i medici è il naturale complemento di un’assicurazione professionale e una polizza di tutela legale per il penale è sempre più opportuna e consigliata soprattutto ai sensi delle novità introdotte dall’art. 590-sexies, rubricato “Responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario” della legge Gelli, del 1 aprile 2017. In sostanza l’articolo prevede la responsabilità penale non più per la fattispecie della sola colpa grave, ma per la semplice “Imperizia”. Il rischio concreto e conseguente quindi è quello della proliferazione delle fattispecie colpose che possono condurre a giudizi di responsabilità a carico del sanitario. Dopo un errore medico si può verificare la richiesta danni e può essere avviato un procedimento penale e la tutela legale diventa necessaria per coprire le spese legali nei casi del penale, ma anche nel civile extracontrattuale.
L’assicurazione di tutela legale copre i Medici, gli specializzandi, gli operatori sanitari, gli esercenti professioni sanitarie non mediche e gli ausiliari per le spese legali in casi di controversie relative alla propria attività professionale svolta sia come dipendente sia come libero professionista.
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