Avere un animale in casa significa creare un ambiente adatto ad accoglierlo, ecco perché è una buona idea domandarsi se sia meglio adottare un gattino o una gattina. Il carattere di ogni essere vivente è unico, e certo non si può ridurlo all’essere maschi o femmina.
In particolare, i cuccioli non mostrano grandi differenze comportamenti e, di conseguenza, non richiedono cure diverse fra maschietti e femminucce. Il tempo però passa in fretta, soprattutto per un gatto; molti esemplari raggiungono la maturità adulta già attorno al primo anno di vita. Qui le differenze sono più marcate. Per questo è importante sapere fin da subito se, per il proprio ambiente domestico, è meglio avere appendere un fiocco azzurro o un fiocco rosa.
Come riconoscere un gattino o una gattina
Se avete preso un gatto da un negozio, un allevamento o un gattile, saprete già se è maschio o femmina e non avete bisogno di sapere come riconoscere un gattino o una gattina. Però può capitare a tutti di sbagliare, e verificare è sempre una buona cosa. Naturalmente, una visita dal veterinario toglierà qualsiasi dubbio, ma potete fare un primo esame autonomamente.
Il modo per scoprire se un individuo è maschio o femmina è fondamentalmente sempre lo stesso: osservare i genitali. Se il micio però è molto piccolo, o è già stato castrato, questo metodo non darà risposte certe. Non disperate: ci sono due trucchetti quasi infallibili per capire se un gatto è maschio o femmina, da usare anche in caso di micini molto piccoli, ma per la spiegazione dettagliata vi rimandiamo sul sito Gattolicesimo.it. Se la vostra gatta ha partorito, con queste indicazioni potrete cominciare a individuare maschi e femmine, e battezzarli nel modo più giusto.
Riconoscere il sesso dei cuccioli, inoltre, aiuta ad affidarli alla famiglia giusta. Se un nuovo padrone avesse esigenze che lo spingono a preferire un gattino o una gattina, è importante affidare il micio giusto perché abbia la migliore delle accoglienze
Come decidere se adottare un gatto maschio a femmina
Anche se i gatti difficilmente mostrano grandi differenze di carattere, è bene decidere se adottare un gattino o una gattina fin da subito. L’età adulta poi metterà in evidenza comportamenti più diversi. Questo perché è il comportamento riproduttivo a influire sull’atteggiamento dell’animale.
Per dare delle caratteristiche generali, le femmine tendono a essere più casalinghe, affettuose ma anche protettive. I maschi invece sono più indipendenti e giocherelloni, ma maggiormente spinti a cercare la fuga o la zuffa con altri esemplari. Tuttavia, questi tratti generici si declinano in infinite peculiarità personali a ogni esemplare; non è detto che tutti rispondano alla descrizione, e possono sorprendere con atteggiamenti diversi da quelli che si aspetterebbe sulla carta.
Le femmine miagolano in modo acuto e insistente quando arriva la stagione della riproduzione. Inoltre, si strusciano frequentemente contro persone o mobili, in una richiesta più alta del solito di contatto e attenzioni. Soprattutto nei periodi di calore, il miagolio, specialmente notturno, può rappresentare un problema per la famiglia e i vicini; una caratteristica che bisogna saper gestire
Il maschio tende invece a marcare il proprio territorio con urina ma anche graffiando gli oggetti: lasciare segni con gli artigli è un meccanismo visivo per affermare il proprio territorio di appartenenza. Il gatto potrebbe provare a scappare di casa in cerca di femmine con cui accoppiarsi, col rischio di scontrarsi con pericoli o perdersi; in questi periodi l’eventuale che incorra in un incidente stradale è ciò che fa temere di più per la sua incolumità. Ma anche lo scontro con altri maschi in cerca di compagne può procurargli ferite.
La sterilizzazione è solitamente la soluzione più usata per contrastare questi atteggiamenti, naturalmente effettuata solo dietro consiglio esperto del veterinario e secondo le sue indicazioni.