La segnaletica verticale comprende tutti quei segnali che si trovano in posizione verticale lungo le nostre strade. In base al messaggio che vogliono comunicare, si possono suddividere in quattro categorie: i segnali di pericolo, i segnali di prescrizione, i segnali di indicazione e i pannelli integrativi. Passiamo ora in rassegna le principali caratteristiche delle diverse categorie.
I segnali di pericolo sono generalmente triangolari con il vertice verso l’alto, hanno un bordo rosso e uno sfondo bianco. Questi descrivono in nero il pericolo e indicano come comportarsi dinanzi ad esso. Di solito sono posizionati 150 metri prima di esso in modo tale, da consentire a chi guida di poter agire in tempo ed evitare l’ostacolo. Tra i pericoli che si possono trovare per la strada ci sono senza dubbio i cambiamenti delle caratteristiche della carreggiata come ad esempio: i restringimenti, le curve pericolose, le deformazioni della strada, i dossi e le cunette.
I segnali di pericolo possono indicare la presenza di passaggi a livello, attraversamenti ciclabili, di pedoni o di animali. Alcuni segnali inoltre, possono indicare elementi naturali che mettono in pericolo tutti coloro che percorrono un determinato tratto della strada. Un esempio potrebbero essere la caduta di massi, delle inondazioni o dei forti venti improvvisi. I segnali di pericolo con uno sfondo bianco sono permanenti, mentre quelli con uno sfondo giallo, sono temporanei in presenza di un cantiere stradale.
I segnali di prescrizione indicano una norma da rispettare e si suddividono in segnali di divieto, in segnali di obbligo e in segnali di precedenza. I segnali di divieto sono generalmente tondi con un bordo rosso e al loro interno riportano dei simboli in nero su uno sfondo bianco che descrivono appunto la prescrizione. I più comuni sono i divieti di sorpasso, i vari divieti di transito a pedoni o specifici veicoli, i limiti di velocità e il senso vietato.
Diversi però, sono i divieti di sosta e di fermata che non presentano figure ma una barra obliqua rossa ed hanno uno sfondo blu. I segnali di obbligo sono solitamente blu con la figura bianca e hanno una forma circolare. I più comuni riportano delle frecce che indicano la direzione in cui siamo obbligati ad andare o passaggi che siamo tenuti a fare.
Tra i segnali di obbligo ci sono anche quelli che indicano delle piste ciclabili e dei percorsi pedonali, per maggiori informazioni ti invitiamo a consultare il sito della ditta Sempre SRL, azienda specializzata in segnaletica stradale. I segnali di precedenza invece, hanno forme e colori vari come l’ottagono rosso con la scritta bianca “STOP”, il triangolo con un bordo rosso, uno sfondo bianco e il vertice in basso che ha il significato di dare la precedenza e i triangoli con i bordi rossi, gli sfondi bianchi e le figure nere che indicano intersezioni o confluenze.
I segnali di indicazione e i pannelli integrativi
I segnali di indicazione hanno forma rettangolare o quadrata. Essi sono utili soprattutto a chi guida per individuare le strade, le località e gli itinerari. Indicano le direzioni da seguire, le intersezioni e le preselezioni, confermano il nome della strada che si sta percorrendo, la località in cui ci si trova e le indicazioni turistiche o di vario interesse. Hanno solitamente dei colori standard in base a ciò che indicano come ad esempio: il bianco per le strade urbane, il blu per le extraurbane, il verde per le autostrade, il marrone per le località turistiche e il nero per le zone industriali. Sono gialli invece, tutti quei segnali che sono posti solo temporaneamente per via di cantieri stradali.
I pannelli integrativi sono invece dei segnali che vanno a completare il significato di quelli verticali a cui vengono abbinati; questi possono rendere più preciso il significato del segnale principale, limitarne la validità a determinate categorie di veicoli e utenti o a precisi intervalli temporali, oppure ancora indicare l’inizio e/o la fine dell’intervallo in cui è valido ciò che è indicato dal segnale.
La segnaletica orizzontale
La segnaletica orizzontale infine, comprende tutte le scritte e le strisce che si trovano sul manto stradale; sono di colore bianco, giallo o blu. Quelle più comuni sono senza dubbio le strisce bianche tratteggiate o continue, che dividono le corsie e le carreggiate di un determinato tratto di strada.
Ci sono poi le strisce bianche e continue laterali, che indicano il limite viabile e che diventano discontinue in presenza di svincoli e piazzole di sosta. Spesso però, è possibile trovare anche delle frecce e delle scritte che indicano la direzione da seguire agli incroci per determinate destinazioni. Fanno infine parte della segnaletica orizzontale, anche le zebrature che poi vanno a formare le isole di traffico invalicabili.