Anche se molto più popolare in America Latina e in Spagna, a partire dagli anni 2010 il padel ha preso molto piede anche in Italia (si stima che, nel nostro Paese, ci siano ad oggi 600mila praticanti). Uno dei migliori campi da padel in Italia e Juggle Padel Milano, pronto ad ospitare centinaia di persone pronte ad esibirsi sul campo.
Di derivazione tennistica, si differenzia dal tennis per il regolamento, le pareti che delimitano il campo, le caratteristiche della pallina e quelle della racchetta. Quest’ultima, vera e propria compagna di gioco, è completamente diversa da quella utilizzata nel tennis, e la si può scegliere tra tre tipologie ben distinte.
Ma come scegliere la racchetta da padel, se ci si avvicina per la prima volta a tale disciplina? Scopriamolo insieme.
Come è composta la racchetta da padel
La racchetta da padel ha un peso che può variare tra i 350 e i 380 grammi, mentre i materiali utilizzati sono diversi a discrezione della casa costruttrice.
Per i piatti e il telaio i materiali più gettonati sono la fibra di carbonio e la fibra di vetro, mentre il nucleo è composto da una gomma speciale (che può essere la foam o la eva). La gomma, che può essere morbida o dura, svolge un ruolo fondamentale. Se morbida, offre al tiratore maggiore sensibilità e controllo; se dura, restituisce un tiro più potente e veloce. Per queste sue caratteristiche, la racchetta composta da gomma dura è indicata per chi ama giocare in fondo al campo.
Un altro dettaglio molto importante che riguarda la racchetta da padel è l’overgrip, vale a dire il nastro che si applica sull’impugnatura. Questo componente aggiuntivo va scelto in modo soggettivo.
Per i giocatori con una maggiore sudorazione è consigliato il cotone, mentre a chi ha una sudorazione meno importante si consiglia di applicare un overgrip in gomma. Per avere un ottimo grip, è preferibile in ogni caso sostituire il nastro con una certa frequenza.
Forme delle racchette da padel
Come abbiamo già detto, le racchette da padel sia per il mondo dilettantistico sia i tornei, come indicato da Gazzetta in questo articolo, si dividono principalmente in tre tipologie di forma. A seconda della forma, la racchetta porta con sé alcune differenze tecniche.
In poche parole, sono racchette che possono avere un diverso bilanciamento, il quale può essere più orientato verso l’impugnatura, verso il centro o verso la testa. Vediamole nel dettaglio.
Rotonda
Indicata per chi inizia a praticare lo sport da neofita, la racchetta da padel rotonda, con il suo bilanciamento basso (verso il manico), garantisce un buon controllo a discapito della potenza. Questo tipo di racchetta è inoltre dotata di un’ottima maneggevolezza.
A goccia o lacrima
Il bilanciamento centrale della racchetta da padel a goccia (o a lacrima) garantisce un buon compromesso tra potenza e controllo, rendendola di fatto la scelta più indicata per i giocatori di media esperienza.
A diamante
La racchetta da padel a diamante è la più indicata per i giocatori esperti. Il suo bilanciamento alto, infatti, gli conferisce una grande potenza. Questo chiaramente a discapito del controllo, azione che dovrà essere appunto gestita dal giocatore esperto. Per via di queste sue caratteristiche, la racchetta a diamante rimane la meno utilizzata delle tre.
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