Il mistero della casa stregata di Mondello anima da tempo i dubbi degli appassionati di fantasmi: che sia il frutto di una fantasia popolare o di una leggenda metropolitana, quel che è certo è che ha contribuito a rendere la località balneare palermitana ancora più celebre. L’edificio del mistero è rappresentato da Villa Caboto, ma in realtà sono ben tre le case che sono ritenute infestate: si tratta di edifici che sono stati realizzati tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX secolo, conservati in maniera non ottimale.
La casa di Mondello con i fantasmi per eccellenza è situata di fronte all’Hotel Palace in viale Galatea: è un edificio in stile liberty dall’aspetto piuttosto sinistro, protagonista di numerosi racconti che chiamano in causa spettri e vicende non comuni. Si narra, in particolare, che un tempo all’esterno di questa villa fosse presente un capanno per la famiglia dei giardinieri che si occupavano della manutenzione del verde. Una delle loro figlie era stata promessa in sposa a un signorotto locale, anche se la diretta interessata si opponeva perché innamorata di un soldato statunitense. Così, dopo che il padre venne a sapere della tresca amorosa tra la ragazza e il militare americano, prese la decisione di interrompere la loro relazione, uccidendo entrambi. Chiuse la porta del capanno, credendo che al suo interno ci fossero i due giovani, e gli diede fuoco. Dentro, però, il militare non c’era, ma si trovava solo la fanciulla, che ovviamente perì tra le fiamme.
Ebbene, è da quel momento che il fantasma della ragazza si aggira in quella casa misteriosa di Mondello, tormentata dalla sua anima dannata che – si dice – è ancora in attesa del soldato, aspettando che la raggiunga. La storia dell’edificio spettrale, tuttavia, non si esaurisce qui, perché pochi anni più tardi quel supposto omicidio la villa divenne una casa d’appuntamenti che veniva frequentata in modo particolare dai militari tedeschi impegnati in quel periodo nell’occupazione di Palermo. Un giorno, però, un’imboscata tesa da soldati americani causò la loro morte e quella delle prostitute di cui si trovavano in compagnia: a partire da quel momento i loro spiriti, che erano restati nella villa, iniziarono a vagare, e ancora oggi si manifestano tutte le notti, divertendosi e facendo baldoria.
A proposito di questa storia c’è, però, un’altra versione, secondo la quale i militari tedeschi, dopo essersi ubriacati, presero a litigare gli uni con gli altri, fino a quando quella che era una normale rissa non si trasformò in una vera e propria strage. Una terza leggenda narra, invece, che la villa ospitava addirittura il quartiere generale dei tedeschi, e qui venivano tenuti prigionieri i carcerati più importanti, prima di essere barbaramente uccisi. Ecco, dunque, che gli spettri di cui si fantastica oggi non sono altro che i fantasmi di quei prigionieri di guerra.
Oggi chi si lascia suggestionare da questi racconti non può fare a meno di percepire rumori strani che provengono dalla villa, e c’è perfino chi dice di essere stato aggredito dagli spiriti.