Nel momento in cui un’azienda inizia la propria attività di stampaggio della plastica deve riflettere circa il metodo con cui vuole effettivamente raggiungere tale obiettivo. Sebbene esistano un paio di tecniche alternative, il modo maggiormente utilizzato per svolgere tale attività prende il nome di stampaggio a iniezione.
Con l’espressione “stampaggio a iniezione” ci riferiamo a quel procedimento che fa uso di stampi per provvedere alla formazione della plastica nell’aspetto che si desidera ottenere. I materiali plastici, come ad esempio le resine poliestere oppure epossidiche, vengono scaldati e successivamente fusi per poi essere versati nello stampo di una forma uguale a quella che la plastica dovrà presentare a processo finito. Dopo che il materiale si sarà raffreddato e avrà assunto la forma desiderata, il prodotto viene estratto e rifinito per essere così adatto a essere commercializzato.
Per la maniera con cui i fluidi vengono iniettati all’interno del macchinario, attraverso l’uso di una siringa, in gergo tecnico si parla di iniezione nel processo di stampaggio di quelle che sono le materie plastiche prescelte.
Naturalmente, se, come abbiamo detto, quello a iniezione è il tipo di stampaggio in assoluto più utilizzato, ci dovrà essere un motivo. In realtà ce ne sono più di uno, diversi vantaggi che spingono le varie aziende a optare per questa tipologia di stampaggio e, in un secondo momento, i clienti ad affidarsi a questi materiali per la realizzazione dei propri elettrodomestici.
Alta produttività
Innanzitutto, il fatto che attraverso lo stampaggio a iniezione si possa dare forma, in poco tempo, a una mole di pezzi davvero elevata è forse il vantaggio cruciale che fa propendere le attività ad affidarsi a tale procedura.
Nella maggioranza dei casi, infatti, dopo aver dato origine agli stampi iniziali, è possibile creare dai 10 mila ai 100 mila componenti in tempi inferiori ai dieci secondi. È giusto sottolineare che esistono delle metodologie che, addirittura, consentono di alzare ulteriormente il numero di pezzi prodotti.
Connesso a questo aspetto c’è il vantaggio di poter produrre moltissimi pezzi uguali diverse volte, mantenendo un ottimo livello di affidabilità su ogni componente originato.
Costi contenuti
Anche nell’eventualità in cui si produca una grande quantità di pezzi di plastica stampata, il costo di realizzazione sarà comunque basso se confrontato con altri metodi di stampaggio che si trovano in circolazione. Lo stesso si può dire delle produzioni in cui il numero dei componenti è leggermente minore: i costi saranno sempre controllati grazie, ad esempio, alla sostituzione dell’acciaio con l’alluminio.
Come si potrà intuire, la questione relativa ai costi per un’azienda è fondamentale, così come l’eventuale passaggio all’industria 4.0 oppure all’automazione industriale
Possibilità di creare componenti dalla forma complessa
Data la sempre più differente richiesta dei clienti, tante aziende si affidano allo stampaggio a iniezione in virtù della sua capacità di creare dei prodotti dalle forme il più variegate possibile per elettrodomestici, utensili e molto altro. Così facendo, si offre l’opportunità di personalizzare al massimo il prodotto finito, sia per quel che riguarda la forma sia per il colore e il tipo di materiale plastico usato, con tutti i vantaggi del caso all’interno della propria nicchia di mercato.
Chiaramente, però, per ottenere ciò è necessario affidarsi a un’azienda capace di rispondere a ogni esigenza del cliente e dotata di un’esperienza più che decennale all’interno di questo campo cosicché essa sappia consigliare la migliore soluzione in base alle richieste avanzate. A questo proposito, noi vi consigliamo di affidarvi a Ludabak, un’azienda che si occupa di stampaggio a iniezione di materiale plastico, capace di supportare il cliente nell’industrializzazione del progetto.
Massima qualità
Se ciò non bastasse a far comprendere il perché questa tecnica è così tanto diffusa, segnaliamo anche che i prodotti che derivano dallo stampaggio a iniezione sono altamente affidabili a livello di resistenza nel corso del tempo e di mantenimento della loro integrità. Per questo motivo, scegliendo manopole o manici che sono stampati a iniezione si avrà la certezza di avere tra le mani un prodotto di qualità, adatto per essere utilizzato in base a ciò che si desidera realizzare.
Sprechi ridotti al minimo
Comparando questo metodo di produzione di componenti plastici, non si può non tenere in considerazione come lo stampaggio a iniezione produca un numero decisamente minore di scarti. Dal momento che la questione ambientale dovrebbe essere un tema che sta a cuore a tutte le aziende, in particolare a quelle che lavorano la plastica e che utilizzano tali componenti per la creazione di prodotti finiti, sapere che tale tecnica riduce al minimo l’origine di scarti, e che comunque possono essere sempre riciclati, dovrebbe spingere all’uso dello stampaggio a iniezione.
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