Un marchio è l’identificazione di una azienda e dei suoi prodotti/servizi. Ma come si crea e quali sono le sue caratteristiche fondamentali per spiccare sul mercato attuale? Ecco i consigli degli esperti.
Che cos’è un marchio?
La definizione esatta la si può trovare all’interno dell’articolo 7 del codice della proprietà industriale, che identifica ogni segno grafico o gruppo di parole per la quale venga richiesta registrazione di un marchio per una azienda/prodotto/servizio.
È necessario per essere tutelati al 100% e per distinguersi dalla concorrenza, così che se si offre lo stesso genere di prodotto/servizio non ci sia confusione. Non solo, infatti una volta che il proprio marchio è stato registrato nessuno potrà copiarlo o impossessarsene. La propria identità è importante anche per risultare seri davanti ad un potenziale cliente: il soggetto singolo o l’impresa che non svolge l’azione di creazione del marchio e registrazione non può avere una lunga vita a livello imprenditoriale.
Ci sono anche dei marchi che rappresentano direttamente una impresa o altri che rappresentano solo un gruppo di prodotti. Si pensa subito all’esempio del Mulino Bianco la cui ditta produttrice è Barilla, così come loro tantissime altre. Cosa significa questo? Che per una impresa sia necessaria la vera e propria identificazione, il nome e cognome al fine di essere cercati – ricordati e rinominati nel tempo.
Non è un segreto che il marchio scelto – che sia una parola, un simbolo o un disegno – debba essere distintivo e originale. Il prodotto/servizio deve essere riconosciuto in ogni parte del mondo e la memoria visiva deve riportare immediatamente a quella azienda specifica. Per le imprese che sono in essere da molto tempo è più facile, ma anche per una nuova questa scalata verso il successo è doverosa.
Se il marchio è definito solo come segno, allora la sua registrazione non sarà ad effetto immediato in quanto limitato secondo al Classificazione di Nizza. Nel momento in cui si manda avanti una registrazione, questo non significa averne il dominio totale nel momento in cui viene richiesta solo per un prodotto/servizio.
Ci sono anche dei casi in cui si possono trovare dei marchi identici sotto ogni punto di vista, ma relativi a prodotti/servizi di classi differenti: una tutela che si allarga ad oggi soprattutto per i brand noti a livello internazionale.
Le caratteristiche del marchio
Ma un vero imprenditore conosce già le regole del gioco e, all’avvio di una azienda o di un prodotto, sa bene che il marchio di riferimento sarà fondamentale. E quali sono le caratteristiche essenziali che deve avere?
- Comunicazione
La comunicazione ai clienti e potenziali tali è fondamentale per spiegare con un semplice marchio, di cosa si stia parlando. Identificazione, come già accennato, storia e impatto devono essere alla base del progetto.
- Semplicità
Tantissimi imprenditori si focalizzano sul fatto che un marchio debba essere complicato per diventare accattivante. Mai nulla di più sbagliato, per questo viene richiesta semplicità – fluidità e anche una declinazione di colori molto tenui.
- Adattabilità
Non tutti ci pensano, ma le caratteristiche grafiche sono importanti così che possano adattarsi alle forme – superfici di ogni tipo. Da una etichetta sino al biglietto da visita, passando per un banner alla carta intestata.