Coltivare autofiorenti outdoor in vaso è una scelta che può produrre dei benefici. Alcuni, infatti, sono dell’idea che i sapori e gli aromi dei fiori siano di qualità superiore. In questo articolo cercheremo di saperne di più sulla coltivazione outdoor della cannabis.
Chi coltiva outdoor gode del grande vantaggio di disporre di spazi molto ampi, in modo tale che le piante possano crescere in modo perpendicolare o parallelo. La coltivazione all’aperto consente di ottenere delle piante molto più robuste e in grado di generare più fiori.
I fattori di scelta più importanti
Prima di decide poi stabilire la tipologia di pianta da destinare alla coltivazione outdoor, bisogna scegliere bene la location. Ovviamente la temperatura il fattore che deve orientare la scelta del coltivatore, il quale, di certo, non può optare per un luogo che a stento riesce a raggiungere i 12 °C. Il freddo rappresenta uno dei fattori che impedisce lo sviluppo della pianta. Ma anche le elevate temperature, di oltre i 30 °C, possono produrre dei danni irreparabili. Meglio, quindi, optare per una temperatura media, che oscilli tra i due parametri indicati prima.
Il luogo nel quale fare crescere le piante deve essere anche dotato di alcuni strumenti utili per porle al riparo da eventuali intemperie. Sia il forte vento che le precipitazioni violente possono danneggiarle, quindi cercate di ripararle mettendole al coperto soprattutto nel periodo notturno. Se il numero di piante da coltivare è esiguo, allora potete munirvi di vasi che possono essere spostati comodamente. Se la coltivazione è un po’ più estesa, invece, la soluzione migliore in grado di garantire un superiore livello di sicurezza alle piante prevede l’utilizzo delle serre.
Altra scelta di assoluta rilevanza concerne il seme. A seconda del tipo di seme utilizzato, si può avere un differente periodo di germinazione. Se si acquistano semi autofiorenti, per esempio, la loro crescita e fioritura avverrà durante i mesi più caldi dell’estate. Questa soluzione viene scelta soprattutto da chi è alle prime armi e non deve preoccuparsi minimamente di controllare lo sviluppo della pianta secondo il ciclo della luce. Sarebbe meglio evitare la raccolta delle piante nel periodo autunnale inoltrato, in quanto si dovrebbero raffrontare degli inconvenienti di non poco conto, rappresentate da muffe e tassi d’umidità troppo elevati.
Una volta scelta la qualità del seme da utilizzare, bisogna stabilire la modalità attraverso cui farlo germinare. Potete utilizzare una particolare tecnica oppure scegliere di piantare nel terreno i semi di apprendere la loro germogliazione. Se scegliete quest’ultima soluzione, è consigliabile porre i semi all’interno di un bicchiere con dell’acqua per 24 ore per poi piantarli il giorno seguente. Così agevolerete il processo di germogliazione dei semi e potrete scegliere quelli di maggiore qualità, specie se dovrete inserirli all’interno di un numero limitato di vasi.